Amstel Gold Race 2025, Remco Evenepoel: “Forse il risultato sarebbe stato diverso se non fossi stato coinvolto nella caduta, ho sprecato molte energie per rientrare”

Dopo aver vinto la Freccia del Brabante, Remco Evenepoel ha sfoderato una gran prestazione anche all’Amstel Gold Race 2025. Nonostante fosse solamente al suo secondo giorno di gara in questa stagione, il belga della Soudal Quick-Step ha mostrato di aver recuperato bene dall’infortunio e di aver lavorato per farsi trovare pronto per i primi appuntamenti, cogliendo il terzo posto nella classica della birra al termine di una corsa che lo ha visto finire a terra a un centinaio di chilometri dal traguardo e, in seguito, recuperare quasi da solo mezzo minuto a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates XRG) nei chilometri conclusivi. Nello sprint finale, lanciato dalla prima posizione come due giorni fa, il campione olimpico ha poi reso la vita difficile allo sloveno e a Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), venendo però saltato da entrambi negli ultimi metri, ma cogliendo in ogni caso un risultato importante.

Stamattina ti avevo chiesto se ti sentivi fiducioso su una distanza di 260 chilometri. Penso che sia andata molto bene. Raccontaci un po’ com’è andata.
Sì, è stata una giornata abbastanza buona fino a quella stupida caduta. È stata piuttosto grande, in realtà. Mi ero quasi salvato, ma poi credo che la bici di Narvaez mi sia rimbalzata addosso e non sono più riuscito ad andare da nessuna parte. Quindi è stata un po’ la mia sfortuna di oggi. Ho dovuto fare un lungo inseguimento per rientrare. Ero piuttosto indietro ed è stato piuttosto complicato tornare. Credo di aver sprecato molte energie e forse, senza questo episodio, avrei potuto ottenere un risultato migliore o sarei stato in grado di sferrare dei veri attacchi nell’ultimo giro. Ma credo di dover essere soddisfatto. Penso di aver tirato fuori il massimo e ho lottato fino alla fine. Forse ho iniziato la mia volata un po’ troppo presto, un po’ troppo lontano dal traguardo. Ma credo che dai piccoli errori si possa imparare per il futuro. Quindi posso essere felice, se penso a dov’ero tre settimane fa. Quindi sì, in generale le mie sensazioni per oggi sono positive.

Quando abbiamo parlato con Mattias Skjelmose ha detto che siete tornati su Tadej solo grazie a te, perché eri il più forte. Sei già tornato al tuo livello migliore?
Non so, probabilmente non il migliore. Ma ovviamente non è male. Voglio dire, se vinci la Freccia del Brabante e fai terzo all’Amstel, penso che tu possa essere felice. Ma naturalmente credo di aver bisogno di un po’ di corse per essere in grado di fare quella quinta o sesta ora di gara ed essere un po’ più fresco nel finale. E credo che sia vero quello che ha detto Mattias: ho lavorato molto su ogni salita. Quindi è stato un bello sforzo. Ma alla fine le corse sono così. Si lavora insieme per arrivare nel finale. E lui ha fatto un buono sprint. Tutti noi abbiamo fatto un buono sprint. È stato un finale lungo, una gara dura. Quindi sì, sono molto contento. Ma, naturalmente, forse il risultato sarebbe stato diverso se non fossi stato coinvolto nella caduta e fossi rimasto così indietro.

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